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Lettera a uno zio che voleva cambiare il mondo. Autrice: Mara Carocci

18.00

Lettera a uno zio che voleva cambiare il mondo. Agostino Biagi, missionario francescano, pastore battista, antifascista, traduttore della Divina Commedia in cinese di Mara Carocci

Prefazione di Vittorio Coletti

Postfazione di Luca Pisano

Edizioni Magister, 1/04/2022
ISBN 9788885564510
© 2022 Edizioni Magister
264 pagine formato 16,5×23,5cm

Vincitore del Premio Letterario della Deputazione subalpina di Storia Patria per la sezione “Giorgio Bouchard”.

Agostino Biagi, toscano doc ma genovese d’adozione, ha vissuto la sua vita all’insegna delle passioni: passione per Dio, come missionario francescano prima e pastore battista poi, passione per la vita, lottando strenuamente in favore di essa durante le due guerre mondiali, passione per la giustizia, come strenuo oppositore di ogni iniquità operata da qualsiasi sistema di potere (Chiesa o Stato che sia), e passione per lo studio e l’insegnamento, soprattutto delle lingue straniere. Mai le ha tradite, e per esse ha sopportato miseria ed emarginazione.

La pronipote del Biagi, Mara Carocci, già onorevole della Repubblica, in questo avvincente testo biografico instaura un dialogo a distanza con il prozio e ne racconta le vicende e la vita travagliata a partire dalle lettere di famiglia ereditate e da documenti storici e amministrativi. Nato a fine Ottocento ed entrato in convento a soli dodici anni, Biagi chiede, giovanissimo, di essere mandato in Cina come missionario francescano e lì si innamora della lingua e della cultura cinese. Amore, questo, che non verrà mai meno nel corso della sua vita e che si manifesterà attraverso numerosi scritti tra cui, appunto, l’erudite traduzioni dell’Opera dantesca per eccellenza, La Divina Commedia, in quadrisillabi, pentasillabi e settenari, nonché le lezioni accademiche di cinese.

Divenuto pastore cristiano evangelico battista, Agostino Biagi conoscerà le difficoltà di un altro amore, quello per Sofia, moglie e compagna di avventure e disavventure di tutta una vita. A questo si aggiungeranno le difficoltà relazionali derivanti dall’amore per gli altri, sempre così diversi da come li vorremmo.

Il dialogo dell’autrice con il prozio si fa spesso stringente e carico di domande, ricco di aneddoti curiosi e interessanti come quello dell’incontro tra Biagi ed Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII. Inoltre, le vicende familiari narrate danno uno spaccato vivido di un tempo che, comunque, non è poi così lontano.

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Descrizione

Lettera a uno zio che voleva cambiare il mondo. Agostino Biagi, missionario francescano, pastore battista, antifascista, traduttore della Divina Commedia in cinese di Mara Carocci

Prefazione di Vittorio Coletti

Postfazione di Luca Pisano

Edizioni Magister, 1/04/2022
ISBN 9788885564510
© 2022 Edizioni Magister
264 pagine formato 16,5×23,5cm

Vincitore del Premio Letterario della Deputazione subalpina di Storia Patria per la sezione “Giorgio Bouchard”.

Al termine delle celebrazioni per l’anno dantesco (2021), in Italia e nel mondo e la novità più eclatante è stato certamente il rinvenimento di diverse e parallele traduzioni in cinese della Divina Commedia, ad opera di un italiano: Agostino Biagi.

Il Biagi, toscano doc ma genovese d’adozione, ha vissuto la sua vita all’insegna delle passioni: passione per Dio, come missionario francescano prima e pastore battista poi, passione per la vita, lottando strenuamente in favore di essa durante le due guerre mondiali, passione per la giustizia, come strenuo oppositore di ogni iniquità operata da qualsiasi sistema di potere (Chiesa o Stato che sia), e passione per lo studio e l’insegnamento, soprattutto delle lingue straniere. Mai le ha tradite, e per esse ha sopportato miseria ed emarginazione.

La pronipote del Biagi, Mara Carocci, già onorevole della Repubblica, in questo avvincente testo biografico instaura un dialogo a distanza con il prozio e ne racconta le vicende e la vita travagliata a partire dalle lettere di famiglia ereditate e da documenti storici e amministrativi. Nato a fine Ottocento ed entrato in convento a soli dodici anni, Biagi chiede, giovanissimo, di essere mandato in Cina come missionario francescano e lì si innamora della lingua e della cultura cinese. Amore, questo, che non verrà mai meno nel corso della sua vita e che si manifesterà attraverso numerosi scritti tra cui, appunto, l’erudite traduzioni dell’Opera dantesca per eccellenza in quadrisillabi, pentasillabi e settenari, nonché le lezioni accademiche di cinese.

Divenuto pastore battista, Biagi conoscerà le difficoltà di un altro amore, quello per Sofia, moglie e compagna di avventure e disavventure di tutta una vita. A questo si aggiungeranno le difficoltà relazionali derivanti dall’amore per gli altri, sempre così diversi da come li vorremmo.

Il dialogo dell’autrice con il prozio si fa spesso stringente e carico di domande, ricco di aneddoti curiosi e interessanti come quello dell’incontro tra Biagi ed Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII. Inoltre, le vicende familiari narrate danno uno spaccato vivido di un tempo che, comunque, non è poi così lontano.

Mara Carocci è nata a Roma nel 1954. Laureata in Lettere moderne e in Storia, ha insegnato per più di vent’anni nella scuola secondaria di primo grado; in seguito è stata dirigente scolastica. Dal 2013 al 2018, eletta in Parlamento, ha fatto parte della Commissione cultura e istruzione della Camera. Attualmente in pensione, vive a Genova. È sposata, ha una figlia e due nipoti.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.668 kg
Dimensioni 16.5 × 1.9 × 23.5 cm

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